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Lunedì 02/11/2009 14.13 |
L’angolo del tifoso – ”Un grazie a Marino !!! è doveroso…”
"Spero troviate un po di spazio per ricordare al Presidentissimo che bisogna essere grati a Marino. Tutti noi tifosi dovremmo esserlo ed il presidente, per lealtà, quando parla della vecchia gestione dovrebbe mostrare maggior riguardo e non infangare gratuitamente il buon nome di un Direttore che tra l’altro non è stato d’accordo con la scelta di Donadoni come allenatore. Un Direttore che ha dedicato al Napoli 20 ore al giorno per 5 anni centrando gli obiettivi, ha costruito lui questa squadra". Grosso merito sicuramente va riconosciuto a Mazzarri, che sta lavorando bene sugli uomini scelti dal vecchio DG. Grazie". Di Bello Roberto.
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Lunedì 02/11/2009 13.26 |
Aronica: Che impresa, un’emozione fantastica
"Ho capito quello che avevamo fatto quando ho visto la gioia dei napoletani all’aeroporto di Capodichino". Emozioni e brividi a fior di pelle per Salvatore Aronica. Il difensore azzurro racconta ai microfoni di Radio Marte la splendida serata di Torino.
"E’ stato fantastico. Al terzo gol di Hamsik abbiamo visto tifosi azzurri spuntare dappertutto e la tribuna dell’Olimpico urlare di gioia. Lì ci siamo resi conto che stavamo cogliendo un’impresa storica. Poi abbiamo compreso cosa era successo a Napoli quando siamo tornati a Capodichino. E’ stata una emozione fantastica. Ci voleva, per noi e per questa tifoseria meravigliosa".
C’è anche un aneddoto delizioso da raccontare…"Sì, finita la partita, De Laurentiis si è unito nello spogliatoio alla nostra gioia. E così…lo abbiamo abbracciato e lanciato in aria! Abbiamo coinvolto il Presidente nell’entusiasmo generale ed è stato un momento bellissimo. Ci siamo goduti questa bella vittoria ma adesso stiamo già pensando a preparare la partita di Catania".
Per "Totò" un magic moment condito anche con un quasi gol all’Olimpico di Torino…"Beh, è stato un gran tiro nel primo tempo e poteva essere una bella soddisfazione personale, ma di fronte c’èra il portiere della Nazionale e tanto di cappello. Però siamo felicissimi così, avrei barattato volentieri il gol per una rimonta straordinaria come questa. Sto attraversando un periodo magico soprattutto perché sto giocando con continuità. Effettivamente battere la Fiorentina e la Juve in trasferta e rimontare il Milan al San Paolo rappresenta un ciclo esaltante. Ma adesso ci aspetta il match a Catania e speriamo di chiudere bene questo segmento di campionato".
Aronica e Mazzarri, un feeling speciale…"Mazzarri lo conosco da tempo ed ho condiviso con lui una strepitosa salvezza a Reggio Calabria. Sapevo cosa poteva dare alla squadra ma è anche vero che il gruppo ha risposto benissimo. Siamo stati noi stessi a fare cerchio e comprendere che non avevamo più alibi e non dovevamo sbagliare più. Questa molla, unita alla spinta psicologica che ci ha dato Mazzarri ha creato i presupposti per la svolta".
Adesso Catania. Proprio Mazzarri l’ha definito: esame di maturità…"Sì, tra l’altro per me è un derby. Sono palermitano e giocare a Catania è sempre particolare. Insieme al mister dovremo preparare con attenzione e meticolosità questa partita, perché c’è fiducia ed entusiasmo e non vogliamo sprecare tutto cadendo in errori passati. Siamo concentrati e lavoreremo con massimo impegno per ottenere un buon risultato anche sabato".
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Lunedì 02/11/2009 12.31 |
Napoli, verso Catania Domani la ripresa
Il Napoli può godersi ancora per qualche ora la vittoria di sabato pomeriggio contro la Juventus. Il calendario questa volta ha concesso un po’ di riposo in più agli azzurri che, avendo disputato la gara sabato pomeriggio, hanno goduto di un giorno in più di relax. La tabella di marcia, infatti, prevede per domani la ripresa a Castelvolturno. I partenopei inizieranno la preparazione in vista della sfida con il Catania. Anche in quell’occasione si giocherà di sabato alle 18.
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Lunedì 02/11/2009 12.30 |
Da bidone a uomo-chiave Datolo ha conquistato Napoli
MILANO, 2 novembre 2009 – “La partita più bella della mia vita”. Sono le prime parole riferite dal centrocampista argentino del Napoli Jesus Datolo, al quotidiano argentino “Olè” dopo l’impresa del Napoli sabato contro la Juventus. Il brutto anatroccolo è divenuto cigno nella partita più sentita dal tifo azzurro.“C’è stata festa grande negli spogliatoi perchè da 21 anni il Napoli non riusciva a battere la Juve sul proprio campo. C’era riuscito Maradona l’ultima volta".
Già, Maradona. Il commissario tecnico dell’Argentina, convocandolo nel luglio scorso per l’amichevole contro la Russia, è stato il primo a dargli fiducia prima dell’esplosione di sabato contro la Signora. La Signora in Argentina è il Boca Juniors, che ha lasciato a febbraio scegliendo Napoli dopo aver messo in bacheca una Coppa Libertadores nel 2007 e un titolo nazionale l’anno successivo. Ora ne avvertirà meno la mancanza.
In realtà il primo a credere in Datolo è stato l’ex dirigente azzurro Pierpaolo Marino, che lo ingaggia per 5 milioni e settecentomila euro nel gennaio scorso. Ieri sera Marino gli ha inviato un sms di felicitazioni per la prestazione contro la Juve. “Vogliamo un Napoli offensivo, che giochi per vincere. Ecco perché abbiamo preso Datolo – diceva l’ex dg ai tempi dell’acquisto dell’argentino – Che Jesus abbia caratteristiche difensive o offensive, non mi interessa.
Io non credo nei moduli, ma nella qualità dei calciatori. Sono loro a determinare il gioco e i risultati. Abbiamo preso Datolo per migliorare il potenziale in attacco: punizioni, corner, assist per gli attaccanti. Spetterà a Reja trovare la soluzione per inserirlo”.
Il tecnico goriziano sapeva poco o nulla di lui. Aveva in realtà chiesto alla società un regista, un esterno sinistro di ruolo e una punta con caratteristiche differenti da Denis: si ritrova un centrocampista impiegato in Argentina come esterno di centrocampo nel 4-4-2, lui che aveva fatto del 3-5-2 il dogma che aveva riportato il Napoli nel calcio italiano che conta. L’esordio in serie A il 14 febbraio 2009 nel match interno contro il Bologna, terminato 1-1. Poi, spaesato, gioca poco anche con Donadoni, subentrato in corso d’opera al tecnico friulano. Non convince, la tifoseria mugugna anche se circola in rete una canzone in suo onore a opera del duo comico napoletano, i Chiattoni Animati.
Alti e bassi anche con la Selecciòn. Nonostante le prove negative in maglia azzurra, Datolo esordisce in nazionale contro la Russia: dopo 36 secondi dal suo ingresso in campo sigla il gol del momentaneo 3-1 per l’Albiceleste. Poco meno di un mese dopo, il 5 settembre 2009, c’è il debutto dal primo minuto nel fallimentare match di qualificazione mondiale contro il Brasile a Rosario. La sua splendida rete da fuori area, quella che accorcia le distanze sull’1-2 prima del tris verdeoro, è l’unico lampo nella notte che segna l’inizio del periodo infuocato per Maradona, che poi decide di non convocarlo per la decisiva trasferta in Uruguay. gazzetta.
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Lunedì 02/11/2009 11.47 |
Mazzarri: ‘Sono un padre, non un sergente’
NAPOLI – «Adesso arriva il difficile»: dice sorridendo il tecnico azzurro Walter Mazzarri. L’allenatore toscano riesce comunque a conservare la calma, per guardare ai prossimi impegni: «Sono riuscito a dormire stanotte, anche se sul tardi. Bisognava smaltire lo stress e l’adrenalina di una partita davvero bella.
Però adesso vorrei che non si eccedesse con l’entusiasmo. Abbiamo giocato contro squadre importanti, ma spesso è più facile esprimersi con le big che con le piccole». «Quando si incontrano la squadre che, come dico io, lottano per la pagnotta, si fa dura la lotta – ha aggiunto – Adesso avremo un calendario che ci porterà a sfidare squadre chiuse ed agguerrite.
E sarà il nostro vero esame di maturità. Stiamo calmi ed affrontiamo il futuro con equilibrio e convinzione». A tirare le somme, il giorno dopo la vittoria, ci pensa anche il presidente Aurelio De Laurentiis ai microfoni della Rai: «Mazzarri-Mourinho? Per il Napoli è meglio Mazzarri. Lo vedo perfetto e preciso, lo volevo prendere due anni fa.
Con lui è cambiato il sistema di gioco, adesso è un’altra squadra». Una squadra, spiega Mazzarri, nei confronti della quale lui si comporta «non da comandante ma da padre di famiglia». «L’ho sempre fatto e credo che sia il modo migliore di interagire con i ragazzi – spiega – Ma devo dire che ho trovato grande disponibilità da parte del gruppo.
Ci vuole carattere e cuore ma anche attenzione e concentrazione. Io tasto il polso dello spogliatoio quotidianamente. I ragazzi sanno che il mio cellulare è aperto per loro 24 ore su 24. Credo che nella gestione delle situazioni ci voglia rigidità ma anche una certa elasticità». «È giusto dare ai giocatori il proprio spazio, così come è giusto esigere rispetto – sottolinea Mazzarri – Io gestisco il mio rapporto con la squadra a 360 gradi.
Ma poi è chiaro che pretendo un rendimento alto ed una disponibilità totale». Ma Mazzarri si scioglie sul filo dell’emozione quando vede le immagini dell’entusiasmo dei tifosi in delirio dopo la vittoria con la Juve: «Questa gente è straordinaria e mi colpisce sempre di più. Posso solo dire a tutti che sono felice di essere l’allenatore del Napoli e di essere in una piazza così importante e passionale.
Io mi sono fatto da solo, sono partito da sottozero, ed attraverso una strada tortuosa e varie esperienze sono approdato in questa società che ritengo tra le più grandi in assoluto. Sono entusiasta di questa città e sono entusiasta di questa squadra». Poi un messaggio per i «suoi» ragazzi: «Se proprio devo chiedere un favore extra ai miei ragazzi, ecco, vorrei che finalmente mi regalassero una partita in discesa e non sempre con le palpitazioni della rimonta..». Il Mattino.
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Lunedì 02/11/2009 10.55 |
Mazzarri sblocca il Napoli ma la difesa continua a traballare
Cambiamenti radicali in casa Napoli: oltre al sesto posto raggiunto in classifica, gli azzurri hanno ribaltato pronostici e tabelle. Dopo 21 anni è giunta la vittoria in trasferta contro la Juventus, e le statistiche dei goal segnati sono completamente nuove. Mentre fino a un mese fa la squadra guidata da Mazzarri incassava molto e segnava poco, ora gli azzurri sono saliti notevolmente anche nei numeri delle reti siglate.
Come in classifica: sono a 17, e sesti. Un balzo in avanti enorme che dimostra la crescita dei partenopei. Il goleador numero uno è Hamsik, ma a segno sono andati diversi nomi: da Datolo a Cigarini passando per Lavezzi, Quagliarella, Denis e Maggio. Da mettere a punto c’è la difesa, che continua a traballare.
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Lunedì 02/11/2009 10.46 |
Marotta difende Cassano: ‘Sfogo legittimo, se vuole può andare via’
"Non è stata una cassanata". Beppe Marotta difende Antonio Cassano dopo lo show di ieri al termine del pareggio col Bari, quando il talento blucerchiato ha risposto a qualche fischio dei tifosi minacciato di andare via.
L’amministratore delegato della Sampdoria ha dichiarato ai microfoni di radio Rai: "Antonio non ha mancato di rispetto a nessuno, il suo è stato uno sfogo spontenao che va accettato. In un mondo dove spesso non c’è chiarezza, ha parlato al termine di una partita non bella dove è stato bersagliato da una minoranza del nostro pubblico".
"Preoccupazione? È giusto che ci sia quando un giocatore esterna un sentimento così chiaro, ma conosco Cassano che è un istintivo e nei prossimi giorni avrò modo di parlare con lui. Antonio ha la solidarietà e l’apprezzamento per quello che ci ha regalato in questi anni, da parte della società e dei compagni. E’ un fuoriclasse, ma è un atleta e non ci si può aspettare da lui sempre cose fenomenali. Quando rientra nell’ordinarietà, non viene accettato da una parte del pubblico. Noi abbiamo cercato di dissuaderlo dal parlare, ma lui ha voluto farlo ed è stato giusto lasciarglielo fare. Con noi ha un rapporto di massima trasparenza e stima".
Sul futuro: "Un’altra squadra dietro questo sfogo? Quando lo abbiamo preso, Cassano ha rinunciato a una parte dello stipendio e inserito nel contratto una clausola unilaterale nel caso volesse andare a giocare da un’altra parte. La sua permanenza è legata alla sua volonta, noi in quel caso non gli metteremmo i bastoni tra le ruote, anzi gli saremmo comunque grati per quello che ha fatto".
La Nazionale: "Se la mancata convocazione in azzurro lo ha innervosito? Si sente di meritare quella maglia, non ha esternato sentimenti negativi. Quello della Nazionale è un obiettivo che lo lusinga, e il fatto di essere coinvolto mediaticamente gli ha creato probabilmente un pò di tensione. Ma è anche giusto che Lippi abbia un progetto e che convochi i giocatori a lui congeniali". E intanto tra gli addetti ai lavori iniziano già a circolare i primi rumors di mercato su un presunto interesse del Napoli di Mazzarri. calciomercato.com.
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Lunedì 02/11/2009 10.40 |
Bagni: "il segreto di Mazzarri e’ aver dato piu’ liberta’ a Hamsik e Lavezzi"
"Il segreto di Mazzarri è quello di aver dato maggiore libertà ad Hamsik e Lavezzi. Mettendoli sulla tre-quarti dietro un’unica punta hanno più possibilità di svariare e di far male ed inoltre si stanno sacrificando anche in fase di non possesso". Così Salvatore Bagni alla Domenica Sportiva in onda su Rai Due. pianetanapoli.
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